Sai qual è la città più felice del mondo del 2025? Ecco le italiane nella classifica “Happy City Index”

È europea la città più felice del mondo, ufficialmente incoronata in cima alla classifica dell’Happy City Index 2025. Che per la prima volta tra i suoi criteri di valutazione ha introdotto la “salute fisica e mentale dei cittadini”

 

È stato pubblicato il rapporto annuale Happy City Index, che per il 2025 ha passato al vaglio 200 città nel mondo, classificandole in base al loro “quoziente di felicità”.

L’indagine, realizzata dall’Institute for Quality of Life con sede a Londra, si basa su 82 indicatori suddivisi in sei macroaree: governance, ambiente, economia, mobilità, qualità della vita dei cittadini e, per la prima volta quest’anno, salute.

La salute (fisica e mentale) dei cittadini

Proprio la salute rappresenta la grande novità dell’edizione 2025: oltre ai parametri tradizionali come istruzione e accesso alla cultura, sono stati introdotti nuovi criteri come benessere mentale, sicurezza, alimentazione e bilanciamento tra lavoro e vita privata.

Le “Gold cities”

Sulla base dei punteggi ottenuti, le città sono state suddivise in tre categorie – oro, argento e bronzo – a indicare i diversi livelli di qualità della vita percepita.

Le 31 “città d’oro” (Gold cities) rappresentano il vertice assoluto della classifica, con una distribuzione che copre ogni continente: dall’Europa all’Asia, passando per il Nord America e il Sud Pacifico.

“Non esiste la città perfetta”

Nel rapporto 2025 dell’Happy City Index, gli autori sottolineano una verità fondamentale: la felicità urbana è un obiettivo in continuo movimento. “Non esiste una città perfetta che garantisca la felicità a tutti i suoi abitanti”, si legge nel documento.

“Tuttavia, alcune città dimostrano una notevole intelligenza nell’elaborare politiche urbane efficaci e nel monitorarne costantemente i risultati. I dati parlano chiaro”.

Anversa, Belgio

Tra le protagoniste della classifica di quest’anno, Anversa conquista la quinta posizione.

La città belga, affacciata sul fiume Schelda, brilla in particolare per l’attenzione alla salute e alla formazione.

Secondo il rapporto, Anversa si distingue per una popolazione istruita e in buona salute: circa il 7% degli abitanti partecipa attivamente a programmi di apprendimento continuo, mentre quasi il 25% ha conseguito un master.

L’aspettativa di vita media è di 81,2 anni e l’accesso ai servizi sanitari è tra i migliori d’Europa, con il 99% della popolazione coperta da assicurazione sanitaria e una media di 6 medici ogni 1.000 abitanti.

 

Aarhus, Danimarca

Al quarto posto nella classifica dell’Happy City Index 2025 si piazza Aarhus, la seconda città più grande della Danimarca, “esempio virtuoso di come salute pubblica, istruzione e sostenibilità possano tradursi in una qualità della vita eccellente”.

Il rapporto sottolinea come Aarhus “metta la salute e il benessere dei cittadini al centro delle sue politiche urbane”.

La città vanta una copertura sanitaria universale al 100%, un’aspettativa di vita di 81,3 anni e una presenza medica di 4,4 dottori ogni 1.000 abitanti. L’equilibrio tra vita lavorativa e tempo libero è uno dei fiori all’occhiello: la settimana lavorativa media è di 37 ore, lasciando ampio spazio al tempo personale.

La popolazione investe anche nella formazione continua: l’11% è impegnato in percorsi di apprendimento permanente, mentre il 20% possiede un titolo di master.

Impressionante anche la diffusione del multilinguismo: l’86% dei residenti parla almeno una lingua straniera. Sul fronte ambientale e del tempo libero, Aarhus offre una media di 1,35 parchi per chilometro quadrato, garantendo molteplici occasioni di svago all’aria aperta e contatto con la natura.

E la qualità dell’aria ne beneficia: con un indice PM10 pari a 17, l’aria è tra le più pulite d’Europa. Inoltre, oltre la metà delle modalità di trasporto cittadino – il 53% – è costituita da soluzioni di mobilità sostenibile.

 

Singapore

Singapore conquista la terza posizione. Definita dagli autori del rapporto come un “faro globale di prosperità economica, governance e innovazione urbana”, la città-stato asiatica continua a distinguersi per la sua visione a lungo termine e l’efficienza delle sue politiche pubbliche.

La qualità della vita a Singapore si riflette in numerosi indicatori chiave: l’aspettativa di vita è tra le più alte al mondo, 83 anni, mentre il 15% della popolazione adulta riceve cure mentali coordinate, segno di un sistema sanitario attento anche al benessere psicologico.

Sul fronte ambientale, la città punta fortemente sulla sostenibilità, con 0,62 parchi per chilometro quadrato e ben il 67% dei trasporti classificati come mobilità verde. Il risultato è una città verde e vivibile, nonostante l’alta densità urbana.

Singapore eccelle anche sul piano economico e imprenditoriale: con oltre 101 imprese ogni 1.000 abitanti, è uno dei centri più dinamici del pianeta, mentre il tasso di disoccupazione è tra i più bassi al mondo, fermandosi al 2%.

A tutto questo si aggiunge un livello di sicurezza elevatissimo, con appena 3,31 episodi di violenza pubblica ogni 1.000 residenti.

 

Zurigo, Svizzera

La metropoli svizzera è nota per la sua prosperità economica: secondo il rapporto, i redditi medi dei residenti superano del 75% la media nazionale, collocando Zurigo tra le città più ricche del pianeta.

Ma il suo alto punteggio in termini di felicità non si basa solo sulla solidità finanziaria.

L’accesso all’istruzione è uno dei grandi punti di forza: Zurigo ospita università tra le prime 50 al mondo, e il costo degli studi è sorprendentemente accessibile, con appena il 2,9% del reddito necessario per coprire le spese universitarie.

A questo si aggiunge un sistema sanitario universale di altissimo livello, con 4,5 medici ogni 1.000 abitanti e una aspettativa di vita di 83,8 anni.

La città eccelle anche nella gestione dei trasporti: il 74% della mobilità è sostenibile, mentre la rete stradale è tra le più sicure d’Europa, con un tasso di incidenti mortali ridotto a 0,07 ogni 10.000 abitanti. L’indice di qualità dell’aria PM10, pari a 16, conferma un ambiente pulito e salubre.

 

Copenaghen, Danimarca

È Copenaghen la città più felice del pianeta secondo l’Happy City Index 2025.

La capitale danese, 662mila abitanti, si aggiudica il primo posto grazie a un equilibrio tra storia e modernità, con un’attenzione costante alla sostenibilità ambientale e al benessere dei cittadini.

Il rapporto elogia la città per il suo impegno verso l’innovazione e l’istruzione. Copenaghen promuove una solida cultura dell’apprendimento: l’11% della popolazione è coinvolta in percorsi di formazione continua, l’86% parla almeno una lingua straniera e il 20% dei residenti possiede un master.

Questi numeri si traducono in una cittadinanza dinamica e imprenditoriale, con un sorprendente tasso di 230,2 imprese ogni 1.000 abitanti. La ricchezza prodotta è significativa: i redditi medi sono del 60% superiori rispetto al resto del Paese, ma senza sacrificare la qualità della vita.

L’equilibrio tra lavoro e tempo libero è centrale: la settimana lavorativa media è di 37 ore, lasciando spazio al benessere personale.

Anche la mobilità contribuisce alla felicità collettiva: il 69% degli spostamenti avviene tramite mezzi ecologici, mentre la qualità dell’aria è “ottima”, con un livello medio di PM10 pari a 17. Non mancano gli spazi verdi, con 0,96 parchi per chilometro quadrato.

Sul fronte sanitario, Copenaghen offre copertura universale, 4,4 medici ogni 1.000 abitanti e un sistema avanzato di assistenza mentale, con il 17,8% degli adulti coinvolti in programmi di salute psicologica coordinata.

I danesi lo chiamano hygge, un termine intraducibile in una sola parola ma che rappresenta una vera e propria filosofia di vita: significa prendersi il tempo per sé, lontano dallo stress quotidiano, per dedicarsi a passioni, hobby, momenti di relax o semplicemente godersi i piccoli piaceri della vita — una tazza di tè, un libro, una serata con gli amici, o il calore di casa.

“La salute e il benessere sono i pilastri della vita quotidiana a Copenaghen”, conclude il rapporto. Ed è proprio questa combinazione di efficienza, inclusione e qualità ambientale a renderla, senza grandi sorprese, la città più felice del mondo nel 2025.

 

1. Copenaghen, Danimarca

2. Zurigo, Svizzera

3. Singapore

4. Aarhus, Danimarca

5. Anversa, Belgio

6. Seul, Corea del Sud

7. Stoccolma, Svezia

8. Taipei, Taiwan

9. Monaco di Baviera, Germania

10. Rotterdam, Paesi Bassi

11. Vancouver, Canada

12. Vienna, Austria

13. Parigi, Francia

14. Helsinki, Finlandia

15. Aalborg, Danimarca

16. Berlino, Germania

17. New York, Usa

18. Dresda, Germania

19. Bruxelles, Belgio

20. Ginevra, Svizzera

21. Porto, Portogallo

22. Barcellona, Spagna

23. Oslo, Norvegia

24. Dublino, Irlanda

25. Milano

26. Roskilde, Danimarca

27. Reykjavik, Islanda

28. Auckland, Nuova Zelanda

29. Adelaide, Australia

30. Minneapolis, Usa

 

Il nostro Paese è presente in elenco con 8 città, ma per vedere la prima delle italiane bisogna arrivare al 25esimo posto.

Milano è infatti l’unica italiana inserita tra le 31 città più felici del pianeta, grazie a buoni risultati in categorie come innovazione e istruzione, oltre all’offerta di “servizi sanitari di alta qualità”.

Il 42% dei residenti parla almeno una lingua straniera, e il 55% possiede competenze digitali. Inoltre, Milano offre servizi sanitari di alta qualità, con un’aspettativa di vita di 83 anni, a testimonianza di una solida infrastruttura sanitaria.

Il capoluogo lombardo guadagna punti anche per il suo sistema di trasporto efficiente e accessibile, promuovendo la mobilità verde.

Per trovare un’altra città del nostro Paese si deve scendere nella graduatoria delle “Silver cities”, dove troviamo Torino in 38esima posizione, Firenze in 60esima e Bologna in 67esima.

 

Fonte: Viaggi.corriere.it